giovedì 6 gennaio 2011

Pegasi 51 b

Quando devo andare di corpo necessito di qualcosa da leggere. Da qualche mese ho tra le letture da bagno preferite anche Le Scienze, la versione italiana di Scientific American.
Non voglio dare giudizi sulla rivista perché non è questo l'oggetto di questo post, tuttavia durante lo sforzo della lettura mi sono imbattuto nella recensione di un libro (che non citerò) nel quale si ricordava la scoperta del primo esopianeta, Pegasi 51 b, nel 1995.
Dal punto di vista astronomico fu una scoperta sensazionale anche se ovviamente solo a pochi interessati arrivò la notizia del grande passo avanti nell'espolrazione spaziale. Negli ultimi 15 anni poi son stati scoperti centinaia di altri pianeti extrasolari, in media una ventina all'anno, così che la possibilità di trovare una seconda Terra, un pianeta gemello al nostro e che possa ospitare forme di vita extraterresti aumenta sempre più.
Al che la mia nota passione per la fantascienza e il mio più ancor noto astio verso le religioni hanno cominciato a chiacchierare tra loro dandomi così spunto per una serie di riflessioni.
Come si comporterebbero le varie religione in caso di scoperta di entità biologiche animali extraterrestri?
Probabilemte in modo molto confuso. Sarebbe infatti veramente arduo conciliare i loro granitici dogmi e le loro contradditorie storielle su creazioni, salvamenti, immagini e somiglianze con l'esistenza di altre specie evolutesi fuori dal nostro pianeta. Del resto il loro antropocentrismo ottuso ha costretto l'umanità a un mondo piatto al centro dell'universo per lunghi e oscuri secoli. L'uomo figlio prediletto di Dio al centro del creato e loro (la Chiesa per i cattolici, Israele per gli ebrei, ecc..) al centro dell'umanità.
Ma se ci fossero creature nate e vissute/viventi in pianeti diversi da questo costruito con tanto amore (ma anche tanta fretta: in fin dei conti 6 giorni per fare un pianeta a chiunque sembrerebbero un po pochini...) molte cose andrebbero riviste.
Molto però cambierebbe a seconda se tali creature siano intelligenti o meno. In caso di creature non intelligenti, animali diremmo noi umani, le cose sarebbero probabilemte piu semplici. Infatti li potrebbero classificare come un esperimento del Grande Architetto che affinava le capacità prima di creare l'opera perfetta: l'essere umano. Un semplice laboratorio per divinità insomma. Potrebbero allora tirar un bel sospiro di sollievo e benedire l'invasione e l'assogetamento delle bestiole aliene.
Situazione ben diversa si avrebbe in caso di esseri senzienti.
Se fossero umanoidi ancora ancora li si potrebbe accettare in quanto anche loro a somiglianza dell'ormani famoso vecchiaccio con la barba (no, non babbo natale l'altro....). Certo bisognerebbe spiegarglielo per bene, assicurasi che capiscano di esser figli di Dio anche loro, buttare giù qualcuno dei loro edifici e sostiturlo con una bella chiesa, ammonirli sull'ira di Dio e mostargli il piacere di pagare l'8xmille.
Certo ci si potrebbe sentire un po' in difficoltà in quanto loro potrebbero essere privi del peccato originale, in quanto carenti della femmina eva tentatrice e portatrice di peccato per tutti noi, ma a loro volta non avrebbero avuto la visita dei profeti e salvatori (si sempre quelli con la barba).
Peggio ancora sarebbe se non fossero antropomorfi. Qualcuno potrebbe insinuare che non essendo uguali a noi e quindi a Dio la loro potrebbe essere la forma del Demonio e che andrebbero allora immediatamente sterminati. Altri direbbero che i loro metodi riproduttivi sono immondamente innaturali e che andrebbero allora immediatamente sterminati.Se avessero una religione questa sarebbe la più empia possibile e che andrebbero allora immediatamente sterminati. Se fossero atei andrebbero allora immediatamente sterminati.
Insomma la vedrei male per gli eventuali E.T.
Ma sarebbe proprio un bel casino anche per le nostre religioni. E spero proprio di poterlo vedere un giorno, ridendomela di gusto con qualche nuovo amico venuto da molto molto lontano :)

4 commenti:

  1. Come si comporterebbero le varie religioni in caso di scoperta di entità biologiche animali extraterrestri?

    Nessun problema: non metterebbe in dubbio nessuno dei "granitici dogmi" come tu li chiami. Innanzitutto inizieremo a discuterne seriamente solo quando si presenterà il problema. Le nuove scoperte sulla realtà aprono anche interessanti spazi di riflessione teologica (penso ad esempio all’ eliocentrismo o alle scoperte paleontologiche, al big bang) i cui eventi consentono se mai una maggiore comprensione di quei dogmi: questi di per se saranno pure “granitici”, ma molto spesso cioè che è debole è la comprensione che noi ne abbiamo: in questo la teologia fa “ricerca” in modo simile (ma con presupposti diversi) a come lo fanno le scienze empiriche.

    Per adesso possiamo discuterne solo come curiosità intellettuale: se sono esseri non intelligenti, nessuna questione da discutere. Se lo sono, bisogna vedere se sono "capaci di Dio". Se non sono "capaci di Dio", non c'è niente da discutere. Se invece lo fossero, se invece avessero la "capacità del trascendente" allora la questione sarebbe, credo, più seria.... ma non forse impossibile da risolvere per i teologi che sarebbero certo chiamati ad un lavoro stimolante e interessante di ricerca, ma siccome per adesso abbiamo solo trovato traccie di organismi molto semplici di probabile, e non certa, origine extraterrestre... credo che nessun teologo serio si metta anima e corpo a pensare a queste cose se non come chiacchiera da bar, dedicandogli al massimo 10 minuti: parlare infatti di extraterresti che "concepiscono il trascendente" mi pare decisametne prematuro. Meglio stare con i piedi per terra e discutere dei problemi reali dell'oggi, che sono molti, non credi? Visto che ami così tanto la scienza (in reatà la amo tantissimo anche io, sono stato abbonato a Le Scienze per anni), penso che possiamo condividere questa visione pragmatica, no?

    Leggendo qua e la il tuo blog capisco molto bene il tuo "astio" contro le religioni: mi pare che tu be abbia visione molto parziale e riduttiva: se avessi anche io questa tua visione, la penserei più o meno come te. Stai però attento a non trasformare la scienza in un'altra religione, in un’altro idolo, sperando di trovare in essa tutte le risposte: sarebbe alquanto imbarazzante.

    E poi non ho capito una cosa: il nome del tuo blog si chiama “cristofobico” ma non vedo da nessuna parte alcuna seria discussione sulla persona di Gesù Cristo: sono io che non la vedo o mi sono perso qualcosa?

    RispondiElimina
  2. i dogmi sono granitici per definizione non potendo essi essere messi in discussione ;)

    per quanto riguarda poi le scoperte scientifiche che avrebbero aperto spazi di riflessione teologica, bisognerebbe aggiungere che tali scoperte sono avvenute 'nonostante' i teologi, che le hanno avversate con tutti i mezzi (cfr Galileo, Giordano Bruno ecc..) fino a doverne ammettere la validità e solo in certi casi, e in certi ambienti e con ritardi spesso di secoli. Non mi sembra infatti che ad esempio l'evoluzionismo sia ancora stato accettato da tutto il clero mondiale (vedi ad esempio le posizioni che hanno in merito le chiese ameicane e buona parte del governo (sigh!) italiano).

    Per quanto riguarda le chiacchiere da bar io ne sono un vero e proprio appassionato e niente mi stimola di più che immaginare scenari futuri più o meno probabili e sinceramente credo che farebbe bene anche al Vaticano (inteso come establishment cattolico) porsi questioni che per ora sembrano relegate (per loro) alla fantascienza per non trovarsi poi impreparati, considerando anche il ritmo con cui avvengono nuove scoperte nel campo della comprensione della realtà.
    Fossi in loro anzi cercherei di preparami a conciliare i loro immutabili libri sacri con le sorprese che ci preparerà il futuro.

    Per quanto riguarda le critiche che muovi alla mia visione delle religioni non c'è problema non ho più da tempo la pretesa di convincere qualcuno. Tu hai le tue posizioni e io le mie, certo considerare le idee altrui parziali e riduttive solo perchè non concordi con le proprie la trovo una cosa non proprio carina, ma vabbè...

    Per quanto riguarda l'accenno a scienza==religione non vedo perchè non dovrei avere più fiducia nella scienza che fede nella religione. Del resto la scienza è conscia dei propri limiti e della propria ignoranza al contrario della religione che è convinta di aver già trovato tutte le risposte. E se permetti tra le due posizioni scelgo la prima e se allora ti sembra che io voglia fare della scienza una mia religione fai pure ,ma a me sembra una sciocchezza.

    Per finire hai ragione, ancora non ho affrontato il discorso di cristo e della mia cristofobia (:D) appena ne avrò il tempo/voglia gli dedicherò un post.

    RispondiElimina
  3. i dogmi sono granitici per definizione non potendo essi essere messi in discussione ;)


    E' vero che non possono essere negati tout-court, ma possono essere "messi in discussione" con una nuova

    interpretazione, ovvero con una migliore comprensione: è così da sempre ed è quello che intendevo.


    per quanto riguarda poi le scoperte scientifiche che avrebbero aperto spazi di riflessione teologica,

    bisognerebbe aggiungere che tali scoperte sono avvenute 'nonostante' i teologi, che le hanno avversate con tutti i

    mezzi (cfr Galileo, Giordano Bruno ecc..) fino a doverne ammettere la validità e solo in certi casi, e in certi

    ambienti e con ritardi spesso di secoli.



    Su questo hai ragione, ma non nega, anzi conferma quello che ho detto: che cioè tale ricerca esiste, pur fatta con

    criteri diversi.
    Inoltre anche la scienza procedere "per errori": una teoria che si rivela poi completamente superata non è un

    fallimento, ma è utile comunque. E' così anche nella ricerca teologica: perché scandalizzarsi di Galiei e Bruno, se

    poi avevamo un Newton che credeva nella magia e e tanti altri scienziati che ne hanno preso di grosse cantonate?

    Fallire è umano. E vale per tutti.
    Ma attenzione: mai giudicare con il senno del poi: questa è la scienza esatta degli ingenui :)


    Non mi sembra infatti che ad esempio l'evoluzionismo sia ancora stato accettato da tutto il clero mondiale (vedi

    ad esempio le posizioni che hanno in merito le chiese ameicane e buona parte del governo (sigh!) italiano).



    l'evoluzionismo può essere al tempo stesso una teoria scientifica e una filosofia antropologica.
    l'evoluzionismo come teoria scientifica non compete al clero.
    il clero rigetta le implicazioni filosofiche, di stampo materialista, che alcuni tifosi di un certo evoluzionismo

    producono: è la filosofia che viene condannata, non la teoria scientifica.
    Se su questo non sei d'accordo ti sfido a trovarmi in qualunque documento del Magistero della Chiesa cattolica che

    condanni l'evoluzionismo in quanto teoria scientifica (su questo devo dire che il caso Galileo, si, ha insegnato

    molto alla Chiesa).
    Non so cosa intendi per "Chiese americane". Di esse non rispondo: chiedi ai diretti interessati.



    Per quanto riguarda le chiacchiere da bar io ne sono un vero e proprio appassionato e niente mi stimola di più

    che immaginare scenari futuri più o meno probabili e sinceramente credo che farebbe bene anche al Vaticano (inteso

    come establishment cattolico) porsi questioni che per ora sembrano relegate (per loro) alla fantascienza per non

    trovarsi poi impreparati, considerando anche il ritmo con cui avvengono nuove scoperte nel campo della comprensione

    della realtà.



    A ognuno il suo mestiere: il compito della Chiesa istituzionale, che tu chiami Vaticano, è quello di custodire e

    trasmettere la fede, non quello di fare chiacchiere da bar, le quali appassionano tantissimo anche me e penso che

    siano attività tutt'altro che sciocche o stupide, anzi sono uno stimolo importante e positivo alla nostra fantasia.
    L'uomo è spinto dalle passioni, che quelle chiacchiere da bar esprimo: le passioni sono cosa positiva, che spingono

    l'uomo in avanti, come recita lo stesso catechismo della Chiesa. Ma a ognuno il suo mestiere.


    Fossi in loro anzi cercherei di preparami a conciliare i loro immutabili libri sacri con le sorprese che ci

    preparerà il futuro.



    Ti capisco, ma non è questo il mandato che Cristo ha dato alla sua Chiesa, quindi è normale che la Chiesa non

    consideri questo una priorità.


    (segue nel commento successivo...)

    RispondiElimina
  4. (segue dal commento precedente)

    al contrario della religione che è convinta di aver già trovato tutte le risposte.


    Scusa ma vedo che non conosci molto ciò che critichi con tanto ardore: se la religione fosse convinta di aver già

    trovato tutte le risposte perché si parla allora di "misteri" ?

    La religione non da TUTTE le risposte, solo alcune.

    Anzi... in realtà molto poche. Proprio come la scienza, ma in ambiti diversi.


    E se permetti tra le due posizioni scelgo la prima e se allora ti sembra che io voglia fare della scienza una mia

    religione fai pure ,ma a me sembra una sciocchezza.



    non so esattamente quale sia il tuo reale punto di vista, ma mi era sembrato che confondessi i due piani fra quello

    filosofico del perché e quello epistemiologico del come (e in realtà penso che li confondi ancora, perché la

    risposta che mi hai appena dato sopra me lo conferma). Chi pensa che la scienza possa dare un qualche significato

    alla realtà che ci circonda e che possa solo lontanamente darci qualche risposta DEFINITIVA su cosa è bene e cosa

    male, allora la sta trasformando in una religione. Questo è contrario alla scienza stessa.



    Per finire hai ragione, ancora non ho affrontato il discorso di cristo e della mia cristofobia (:D) appena ne

    avrò il tempo/voglia gli dedicherò un post.



    Molto carino il logo del pastafarismo: anche io ho trovato geniale l'idea di quello studente che ha inventato questa

    parodia di religione per prendere in giro il creazionismo, che vuole essere al tempo stesso una teoria scientifica e

    una teoria teologica, volendo forzare la realtà a un insensato concordismo. Ecco, infatti, cosa accade quando si

    confondono i due piani del "perchè" e del "come".


    PS: hai mai letto la "Fides et Ratio"?

    (fine)

    RispondiElimina