lunedì 2 agosto 2010

La bestemmia

Articolo 724. Bestemmia e manifestazioni oltraggiose verso i defunt. Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità o i Simboli o le Persone venerati nella religione dello Stato, è punito con l’ammenda da lire ventimila a seicentomila (1).
Alla stessa pena soggiace chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti.
(1) La Corte costituzionale, con sentenza n. 440 del 18 ottobre 1995, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del presente comma limitatamente alle parole “o i Simboli o le Persone venerati nella religione dello Stato”.
Sì, bestemmio. Alla volte a bassa voce e a denti stretti, altre a voce alta e forte. Spessissimo tra me e me...
Spesso mi si dice: "tu non credi in dio, quindi non farlo 'chè a me da fastidio e per te è invece un controsenso."
Ok potrebbe pure starci: in effetti una bella bestemmia contro dio, la madonna e tutti i santi da un punto di vista logico per me è meno di un insulto verso topo gigio. Potrei anche urlare: PORCO ZXCSDA%£$"DAS! e, dal mio punto di vista, sarebbe la stessa cosa.
Ma allora perchè bestemmio? Dove nasce questa rabbia verso un'entità inesistente?
La ragione è probabilmente, anzi sicuramente, da ricercare nell'educazione subliminalmente cattolica che ogni cittadino italiano riceve fin da piccolo. Un seme religioso che fin da bambini ci porta a ritenere l'insulto verso il divino il peggior peccato verbale. Come se pronunciando tali invettive ci si garantisse un posto al calduccio dell'inferno.
Questa è sicuramente una ragione, se poi ci aggiungiamo lo sbigottimento e l'indignazione sui volti dei credenti e dei non credenti ancora intrisi della loro cultura cattolica, l'effetto è assicurato e quindi il fine di sfogo violento proprio della bestemmia pienamente raggiunto.

C'è però un problema: nel nostro stato laico (sob!) la bestemmia è un reato. Un reato, da una decina d'anni, non più penale ma amministrativo (bontà loro) punito con ammenda da euro 51 a euro 309.
Ma come si definisce una bestemmia?
Per Wikipedia la bestemmia è una locuzione con contenuti dissacranti e svalutanti verso una divinità.
Ma per il legislatore italiano?
In italia per qualificare un'espressione come bestemmia bisogna rispettare i seguenti requisiti:
  • l’autore della bestemmia può essere chiunque, anche un ateo;
  • si concretizza nella sua semplice attuazione, indipendentemente dalle reali intenzioni dell’autore;
  • il fatto che sia diventata una consuetudine, o che lo sia in certi ambienti, è irrilevante;
  • devono essere chiaramente individuate le parole profferite;
  • deve avvenire in luogo pubblico o aperto al pubblico; non è illecito quindi bestemmiare nella propria abitazione;
  • devono essere presenti almeno due persone;
  • non rientrano nella fattispecie le rappresentazioni figurate, i gesti, gli atti offensivi;
E' quindi perseguibile anche la bestemmia involontaria, quella che ti scappa quando vieni svegliato nel cuore della notte dalle urla dei tuoi condomini in fuga dall'incendio dell'edificio.
Non è però reato bestemmiare a casa propria e a gesti (un'arte, quella della bestemmia gestuale che dovrò assolutamente approfondire prima o poi!).

Inoltre è reato solo la bestemmia contro la Divinità. Non è quindi perseguibile l'insulto contro santi, madonne, fantasmi sacri eccetera...
Ma qual'è questa Divinità? Per un credente la domanda è semplice: la Divinità è la sua Divinità, delle altre chissenefrega.
Ma per chi scrive le leggi che un po' di raziocinio dovrebbe avere (sì lo so anche il tipo nel link precedente fa le leggi..) qual'è questa Divinità?
Fino al 1995 l'articolo 724 del C.P. recitava:
«Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità o Simboli o le Persone venerate nella religione dello Stato è punito con l’ammenda da lire ventimila a seicentomila».
Era quindi facile: la Divinità era quella cattolica punto e basta. Ma ora in questi tempi di politically correct sulla carta non abbiamo più uan religione di stato e quindi nel calderone della divinità ci abbiamo messo tutto.
Quindi state attenti che se vi scappa di dire PORCO OPOVIG perchè anche questa è una bestemmia...

5 commenti:

  1. Malaclypse il Giovane o Mal-2 o L'omnibenevolo polipadre della verginità in oro o OPOVIG, The Omnibenevolent Polyfather of Virginity in Gold

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  2. premessa: mi piace studiare le religioni. lo studio dell'islam è parte integrante dei miei studi. come trovo molte opere d'arte nelle chiese bellissime (forse soprattutto perchè immagino i sordidi giochi di potere che vi erano dietro, ai quei tempi precatodici)

    secondo me la religione è un prodotto storico e culturale, niente di più niente di meno. ciò basta per renderla affascinante.

    per questo bestemmio. non mi piace la rabbia che si porta, ma la forma va benissimo. è quasi mistica.
    chi se la prende con i bestemmiatori manifesta la compiacuita ipocrita ignoranza di quelli che si indignano quando, ogni tanto ad una manifestazione per esempio, un bancomat viene distrutto. e magari la banca commercia in armi..
    poi ho deciso che potrei anche prenderla come un'offesa alla mia intelligenza quando uno vuole convincermi della veridicità dei detti del suo amico immaginario.

    poi le leggi sono idiote. inevitabilmente.

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  3. Secondo me non è nata prima la religione e poi la bestemmia ma viceversa. Tu (noi) bestemmi(amo) perché la mente umana ha un'irresistibile tendenza, dovuta a un'inevitabile configurazione cognitiva, a produrre all'infinito un'idea di ente superiore: su cui scaricare la responsabilità dei propri guai, a cui chiedere aiuto, forza, potere, ragione ecc. Un concetto fabbricato per proiettare fuori da sé (vai a capire poi cosa significa 'sé') i propri desideri, le speranze, le possibilità, sia quelle realistiche che quelle palesemente assurde, sia quelle su cui abbiamo potere diretto che quelle che non dipendono da noi.
    Ecco fatto DIO (in tutte le religioni, ma anche in alcuni sistemi filosofici o ideologici che concettualizzano così fortemente determinati valori da investirli di un potere divino).
    Il punto è: questo gioco mentale, questa illusione, è più utile o dannoso? Il movimento psico-cognitivo ed emotivo che produce nell'uomo, gli è necessario a far succedere cose concrete, come per esempio farsi coraggio, come trovare quel tipo di forza che contagia e fa muovere le comunità e poi le masse? Quali sono i limiti e le controindicazioni evidenti di questo potere?
    Nella filosofia medievale, quando c'era una tale confusione che pensare qualcosa bastava a dimostrare che esistesse, la bestemmia sarebbe stata considerata una prova ontologica.

    La frase: "religione di Stato", ad ogni modo, mi fa inorridire. Pensavo fosse estinta dall'antichità.

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