lunedì 2 agosto 2010

Santo Impostore

Vorrei permettermi di consigliare un libro:
Mario Guarino. Santo impostore. Controstoria di padre Pio (1ª ed. Beato impostore, 2000). Milano, Kaos 2004, pp. 175, € 14,00. ISBN 8879531255 
Un commento al libro dal sito di ibs...
"Un libro per miscredenti, per chi non ha compreso che significa essere uomini. Non c'è neanche il laico rispetto per chi ha donato la propria vita per gli altri, soffrendo come pochi. Spesso la sofferenza non si riesce a sentire a comprendere fino a che non ne siamo colpiti in prima persona. Per un Cristiano e specialmente per il santo di Pietrelcina la croce significava accettare la volontà di Dio e quante volte si è caricato la croce di chi era più debole. A me solo il titolo di questo libro fa ribrezzo. Vorrei che questa recensione venisse fatta dalle migliaia di persone che hanno avuto grazie ed aiuti dall'intercessione di padre Pio. Concludo dicendo che spesso parlar male senza fondamento lascia sempre qualche dubbio, in questo caso no, perchè le opere di Padre Pio sono state così eclatanti, quasi impossibili da prevedere che nessuno potrebbe credere a certe falsità e diffamazioni. Un bel piatto gustoso questo libro confezionato da chi si intende del male, di chi si nasconde dietro al bene di una persona per poi gettare veleno come il serpente che ha dentro. Non leggetelo, non compratelo, non consigliatelo, statene lontani."

Ma visto che non ho voglia di scriverne una recensione riporto quella proposta dal'UAAR.
L'originale la trovate qui.

Mario Guarino, già autore dei Mercanti del Vaticano (dettagliatissimo reportage sulle scorrerie finanziarie della Chiesa cattolica), ci propone ora una biografia “non autorizzata” sul santo e agitatore politico più in voga del momento.
All’epoca della recensione questo volume era noto come Beato impostore. Successivamente è subentrata la santificazione di Francesco Forgione e il libro ha cambiato nome in Santo impostore. Il lavoro di Mario Guarino si basa soprattutto su fonti cattoliche: libri agiografici, entusiasti oltre ogni limite, e documenti ecclesiastici: quasi sempre, invece, dai contenuti particolarmente negativi nei confronti di padre Pio.
Guarino accumula così un’impressionante mole di notizie che rendono il frate delle stimmate un personaggio terreno, assolutamente terreno nei suoi comportamenti, tale da rendere veramente discutibile la sua beatificazione anche da un punto di vista fideista: dalle finte malattie per evitare il trasferimento in un convento sgradito alle raccomandazioni per evitare il servizio militare.
Non manca, all´interno del testo, la dettagliata ricostruzione di una strage avvenuta nel 1920 a San Giovanni Rotondo, che causò addirittura 11 morti e un centinaio di feriti, e causata da un gruppo di “Arditi di Cristo” dell´entourage del frate per protestare contro la legittima vittoria nelle elezioni comunali del partito socialista.
Di particolare interesse, inoltre, le pagine dedicate alla c.d. “Operazione Candelabri”: per impedire il trasferimento del frate: il podestà fascista e un avventuriero suoi sodali fecero stampare all´estero un libello diffamatorio nei confronti delle gerarchie vaticane. Il ricatto andò a segno e padre Pio poté tornare alle sue normali attività.
Non manca neanche, nel 1957, una truffa miliardaria rifilata dal solito “buon finanziere cattolico” ai cappuccini di San Giovanni Rotondo. Frati legati al voto di povertà che, abbagliati dalla promessa di lucrosi tassi d´interesse nell´ordine del 70 per cento, vengono raggirati senza che i tanto millantati poteri soprannaturali fossero di alcun aiuto al futuro santo al fine di scongiurare l´imbroglio.
Nel racconto l´abilità dimostrata nello sfuggire a ogni verifica scientifica delle fantomatiche stimmate riconduce, inoppugnabilmente, la vita di padre Pio a quella di un comune mortale, con i suoi vizi (tanti) e le sue virtù (discutibili).
Gli ultimi due capitoli sono dedicati al business legato al cappuccino.
L´ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, fondato dal frate, dopo le sue disavventure finanziarie nel corso degli anni Settanta che costrinsero il Vaticano a intervenire, è ora una struttura di potere politico che incassa, annualmente, diversi miliardi dallo Stato e dalla Regione Puglia, diversi dei quali girati (come provvigione?) al Vaticano stesso. La magistratura ha avviato delle indagini sulla vicenda.
Quanto al convento, si narra degli otto miliardi affidati dai fedeli per costruire una nuova chiesa e svaniti nelle mani dell´ennesimo “buon finanziere cattolico”, delle concessioni edilizie concessegli in deroga al Piano Regolatore, nonché del business legato a souvenir e gadget vari: un mercato, del resto, fiorito molti anni prima, vivo il padre, con il mercimonio - invero “pulp” - delle pezzuole di stoffa usate per tamponare le sue stimmate insanguinate.
Un libro molto documentato, quindi: una voce fuori dal coro che fa emergere, sullo sfondo, un´Italia culturalmente arretrata, con una parte della popolazione che non vuole o non riesce a uscire da una realtà intrisa di superstizione.

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